Nel mirino del ministro della giustizia è soprattuto il passaggio che sanziona la negazione o la minimizzazione del genocidio. Christoph Blocher vuole abolire la norma penale antirazzismo o perlomeno annacquarla.Ok, lo sapevo già. Continuo.
Accanto alla soppressione totale della norma antirazzismo l'UFG propone una abrogazione parziale del passaggio del 261 bis che punisce negazionisti e revisionisti. Nel capoverso in questione si comminano la detenzione o una multa chiunque «disconosce, minimizza grossolanamente o cerca di giustificare il genocidio o altri crimini contro l’umanità».Ma adesso dimmi te. "Una precisazione del reato, gnè gnè", ma fottiti! Un discorso del genere mi fa vermante schifo, per star lì a puntualizzare su cose così si deve essere cattivi, cattivi, cattivi. E ci rimango male, a pensare che questo bastardo (libertà di espressione)... beh, è a Berna, in un qualche modo ci rappresenta (bleah)! Significa che qualcuno l'ha scelto, che non è l'unico cattivo, cattivo cattivo, anzi! Aiuto!
Quale alternativa alla soppressione suggerisce una precisazione del reato, limitandolo a genocidi e altri crimini contro l’umanità ben definiti, constatati, per esempio, «da un tribunale internazionale riconosciuto dalla Svizzera», oppure fissati dal Consiglio federale o ancora da una commissione internazionale o nazionale di storici.
Poi nell'articolo arriva qualcosa che non sapevo.
Un’altra variante ancora prevede la soppressione anche del passaggio in cui si prevede una punizione per «chiunque rifiuta ad una persona a un gruppo di persone, per la loro razza, etnia o religione, un servizio da lui offerto e destinato al pubblico».E questo mi lascia senza parole. Anzi, cinque ce le ho ancora: dove stiamo andando a finire?