30 novembre 2007

Ecco

Ecco, a me fa incazzare!
Questo weekend è stata uccisa una ragazza di 16 anni a Zurigo. È saltato fuori che a ucciderla è stato un ragazzo che non la conosceva, che le ha sparato usando il fucile dell'esercito (che dopo la scuola reclute si è portato a casa, perchè è così che funziona, olé) e le munizioni dell'esercito (che dopo la scuola reclute si è portato a casa, solo che le aveva rubate).
Adesso mi fanno incazzare due cose. La prima è quella "ovvia", e che è riassunta perfettamente sul Corriere del Ticino di oggi:
Il caso relativo all’uccisione di Francesca da parte di una re­cluta che ha sottratto la muni­zione durante il servizio ed ha ucciso volontariamente ma sen­za motivo apparente sembra co­struito apposta per confutare tutte le tesi di chi vuole mante­nere l’arma d’ordinanza al do­micilio. Esso dimostra infatti che i test psicologici sull’idoneità delle reclute fanno acqua da tutte le parti, che procurarsi la muni­zione e portarsela a casa è un gioco da ragazzi (tanto vale con­segnarla quindi insieme al fu­cile) e che non è vero che chi vuole suicidarsi o uccidere lo può fare comunque, con o sen­za l’arma d’ordinanza: avere sottomano un’arma o doverse­la procurare in caso di un raptus non è la stessa cosa.
Probabilmente ci sono altre ra­gioni per difendere questa pe­culiarità svizzera. Ma quelle che vengono comunemente presen­tate dai difensori dello statu quo non reggono alla prova di que­sto caso.
Appunto. L'avevo già sentito anch'io, che rubare munizioni o quant'altro non è difficile. E l'ho già detto e ripetuto, che tenere l'arma in casa è una cazzata. Ripeto: è vero che chi vuole uccidere magari può farlo lo stesso, ma senza l'arma in casa avrebbe una possibilità in meno di farlo. E questo deve bastare, punto e basta!

La seconda cosa che mi dà fastidio sono i giornali (forse perchè una cosa del genere un po' l'avevo vissuta anch'io). Per fortuna, fatti di questo tipo qui non capitano tutti i giorni, ma adesso che è capitata basta scrivere ogni minima cosa! E chissenefrega! Tra un po' scriveranno che numero di scarpe aveva il tipo che ha sparato, e tutti lì a leggerlo, ma perchè? Non è giusto, non è giusto e non è giusto, sensazionalizzare la morte di una ragazza di 16 anni! Lo 20 Minuten, il "giornale" distribuito gratis alle fermate dei tram di Zurigo, ogni giorno spara in prima pagina qualche foto e qualche aneddoto assolutamente inutile su questa storia. Tra l'altro mi permetto anche di dubitare che le notizie che scrivono siano tutte fondate. Ma basta! Io mi immagino i parenti e gli amici di questa ragazza, che tutti i giorni ne sentono una nuova, che già stanno male per conto loro, e si vedono la storia rinfacciata ogni volta che si guardano in giro.

Che nervi!

29 novembre 2007

Ultimamente

L'altra sera non riuscivo ad addormentarmi, e ad un certo punto mi sono resa conto che stavo pensando a come mi sono sentita ultimamente (un ultimamente piuttosto ampio, a dire il vero). E praticamente stavo facendo una lista, mi venivano in mente certe occasioni e dicevo "ecco, lì mi sono sentita così".
Poi tra l'altro mi sono addormentata.
Però ci ho ripensato, ecco la lista (non completa, ovviamente) di "come mi sono sentita ultimamente":

confusa, delusa, stanca, felice, spensierata, presa in giro, arrabbiata, incazzata, demotivata, sola, non sola, ingiusta, trattata ingiustamente, non ascoltata, inutile, incompetente, importante, fiera, utile, brava, forte, debole, ascoltata, in crisi, aiutata, aiutante, annoiata, stufa, motivatissima, concentrata, libera, grande, minuuuuuscola, stupita, supida, incredula, sbagliata, affascinata, triste, colorata, al posto giusto, decisamente al posto sbagliato, instabile, bene, impotente, infastidita, spaventata, perplessa, allegra, curiosa, senza parole, ottimista (pessimista no), decisa, insicura, lontana, illusa, idealista

In effetti a leggerla così non dice tanto, c'è tutto e il contrario di tutto. Ma associando gli aggettivi ai momenti che li hanno "generati" mi vengono in mente tante cose. Però una cosa mi sembra che salti fuori anche solo dalle parole, e cioè che in fondo tanto stabile non sono (e infatti instabile c'è). Sono in un periodo (che dura da un po' a dire il vero) in cui non sono bene in chiaro su quello che voglio fare ("da grande"), e oscillo qua e là... mi rendo assolutamente conto di stare bene e di essere talmente fortunata di avere addirittura questi problemi grassi, e sono convinta che alla fine farò quello che mi piace e sarò felice. Ma il non sapere cosa saranno queste mie scelte a volte mi lascia perplessa.

Ops, probabilmente non ho detto niente di interessante neanche questa volta. In fondo sono solo pensieri che frullano, per una volta li ho tirati fuori. Chiudo citando Claudio Taddei (ecco, al suo concerto per esempio ero felice :-) )
Que más puedo pedir, si a mi la vida me da todo lo que tengo?
Que más puedo pedir, si a mi la vida me deja jugar de nuevo?

26 novembre 2007

Ronf.

Volevo mettere la striscia di Calvin e Hobbes in cui Calvin si rifiuta di alzarsi dal letto dicendo "non mi alzerò finchè non farà caldo fuori come qui sotto le coperte" (libera traduzione) solo che ci metto troppo a cercarla.
Comunque stamattina è stato esattamente così! Solo che alla fine mi sono alzata lo stesso. :-)

20 novembre 2007

Uff.

Uff, alla fine ce l'abbiamo fatta, stanotte alla 1 (con ben un'ora di anticipo sulla scadenza) abbiamo consegnato il paper.Ho preso un po' di rabbia perchè era praticamente pronto da più di un mese ma si è dovuto aspettare l'ultimissimo momento per fare tutto, ma alla fine sono contenta, adesso è partito. C'è solo da tenere i pugni fino al 4 di febbraio.

15 novembre 2007

La neve :-)

Stamattina qui a Zurigo c'è un sottile strato di neve... così venendo a scuola ho lasciato qualche messaggio :-) (non con la pipì, con le dita!).

06 novembre 2007

"Penso Positivo" - Jovanotti

Ecco, questa è un'altra di quelle canzoni che ho "riscoperto" (nella fattispecie in occasione dell'ultimo karaoke Batman). Ci sono delle frasi bellissime!
Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo
Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo
niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare
niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare, fermare
quest'onda che va, quest'onda che viene e che va (x4)

Io penso positivo ma non vuol dire che non ci vedo
Io penso positivo in quanto credo
non credo nelle divise né tanto meno negli abiti sacri
che più di una volta furono pronti a benedir massacri
non credo ai fraterni abbracci che si confondon con le catene
io credo soltanto che tra il male e il bene
è più forte il bene


Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo
Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo
niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare
niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare, fermare
quest'onda che va, quest'onda che viene e che va (x4)

Uscire dal metro quadro dove ogni cosa sembra dovuta
guardare dentro alle cose c'è una realtà sconosciuta
che chiede soltanto un modo per venir fuori a veder le stelle

e vivere le esperienze sulla mia pelle, sulla mia pelle

Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo
Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo
niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare
niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare, fermare
quest'onda che va, quest'onda che viene e che va (x4)

Io credo che a questo mondo esista solo una grande chiesa
che passa da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa
passando da Malcolm X attraverso Gandhi e San Patrignano
arriva da un prete in periferia che va avanti nonostante il Vaticano

Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo
Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo
niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare
niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare, fermare
quest'onda che va, quest'onda che viene e che va (x4)

La storia, la matematica, l'italiano, la geometria, la musica...
...la fantasia