19 dicembre 2008

Ecrire des poèmes, même si l'argent manque, et laisser mon monde mourir de faim et me laisser moi-même mourir de faim, mais écrire des poèmes.
[C.F. Ramuz]

06 dicembre 2008

Be the best of whatever you are

Grazie al commento al mio post sui nomi delle stelle ho trovato questa citazione, attribuita a Martin Luther King:
Se sei destinato ad essere uno spazzino, pulisci le strade come Michelangelo dipingeva i suoi quadri, come Beethoven componeva musica, come Leontyne Prince cantava davanti al Metropolitan, come Shakespeare scriveva poesia. Pulisci le strade così bene in modo che tutti gli abitanti del paradiso e della terra si fermino e dicano: “Qui visse un grande spazzino, uno che fece bene il suo lavoro.” Se non puoi essere pino in cima alla collina, sii un arbusto nella valle. Sii, sii il miglior piccolo arbusto sul fianco della collina.
Sii un cespuglio se non puoi essere un albero. Se non puoi essere una strada maestra, sii semplicemente un sentiero. Se non puoi essere il sole, sii una stella. Perché non è per le dimensioni che si vince o si perde. Sii il meglio di qualsiasi cosa tu sia.
Ho cercato un po', e ho scoperto che in effetti queste parole le ha pronunciate Martin Luther King, che però era ispirato da una poesia di Douglas Malloch, questa:
If you can't be a pine on the top of the hill,
Be a scrub in the valley — but be
The best little scrub by the side of the rill;
Be a bush if you can't be a tree.

If you can't be a bush be a bit of the grass,
And some highway happier make;
If you can't be a muskie then just be a bass —
But the liveliest bass in the lake!

We can't all be captains, we've got to be crew,
There's something for all of us here,
There's big work to do, and there's lesser to do,
And the task you must do is the near.

If you can't be a highway then just be a trail,
If you can't be the sun be a star;
It isn't by size that you win or you fail —
Be the best of whatever you are!
Ecco, e non ho niente da aggiungere.

01 dicembre 2008

Merenda!

24 novembre 2008

I nomi delle stelle

I nomi delle stelle son tutti quanti belli
Sirio, Vega, Andromeda, l'Orsa e i due Gemelli
Chi mai potrebbe dirli tutti quanti in fila?
Son più di cento volte, cento, centomila

E proprio in fondo al cielo
Non so come, non so dove
C'è un milione di stelle, stelle senza nome
Stelle comuni, nessuno se ne cura
Ma proprio grazie a loro la notte è meno scura
Stelle senza nome, nessuno se ne cura
Ma proprio grazie a loro la notte è meno scura
[Mercanti di Liquore]

18 novembre 2008

Devo assolutamente rimettermi a leggere un po' di Bertrand Russell. Davvero!

"Gli uomini temono il pensiero più di ogni altra cosa al mondo - più della rovina e persino più della morte. Il pensiero è sovversivo e rivoluzionario, distruttivo e terribile; il pensiero è spietato nei confronti del privilegio, delle istituzioni e delle comode abitudini; il pensiero è anarchico e senza legge, indifferente verso le autorità, incurante dell'ormai collaudata saggezza dei secoli passati. Il pensiero guarda nella voragine dell'inferno, ma non ha paura... Il pensiero è grande, acuto e libero, la luce del mondo, e la più grande gloria dell'uomo. Se il pensiero non è bene di molti, ma soltanto privilegio di pochi, lo dobbiamo alla paura. E' la paura che limita gli uomini - paura che le loro amate credenze si rivelino delle illusioni, paura che le istituzioni con cui vivono si dimostrino dannose, paura di dimostrarsi essi stessi meno degni di rispetto di quanto avessero supposto di essere"

11 novembre 2008

Non possiamo dimostrare la proposizione a cui siamo giunti sostituendo alla variabile, nella forma della proposizione: "Non possiamo dimostrare la proposizione a cui siamo giunti sostituendo nella forma della proposizione il nome della forma della proposizione in oggetto", il nome della forma della proposizione in oggetto.

29 ottobre 2008

Nevica!
Sono appena tornata a casa, e invece di fare peripezie con i tram ho "tagliato" camminando per un po'. Sembra che per il momento la neve abbia intenzione di restare per terra, quindi tutto sta cominciando a diventare bianco. Ma soprattutto fa freddo! E non uno di quei freddi-ma-non-tanto a cui siamo abituati in questo periodo, ma un freddo vero, che bello!

24 ottobre 2008

Vorresti alzarti in cielo a urlare chi sei tu...

[Guccini, Un altro giorno è andato]

21 ottobre 2008

Illusioni (Richard Bach)

Non esiste nulla che sia un problema senza un dono per te nelle mani.
Tu cerchi problemi perchè hai bisogno dei loro doni.

19 settembre 2008

"Se soltanto sapessi chi sono in realtà, smetterei di comportarmi come quello che credo di essere; e se smettessi di comportarmi come quello che credo di essere, saprei chi sono."

[da "Appunti sul bene e sul male" da "L'isola" di Aldous Huxley]

16 settembre 2008

Privo di nido
L'uccello abita il mondo
Vivi la vita

[Chuck Palahniuk, Fight Club]

05 settembre 2008

Tantissime cose.

29 agosto 2008

Per questo oggi voglio cantare...

... e gridar che siam Batman!

24 agosto 2008

E ancora battiamo le mani...

27 luglio 2008

Da domani a venerdì sarò in Austria con il mio gruppo, e sarà una settimana lunghissima... ma venerdì poi andrò direttamente a Les Bayards, e davvero non vedo l'ora!!

23 luglio 2008

Nuovo problema da un milione di dollari

Dopo i famosi 7 problemi da un milione di dollari, cioè (vedi http://www.claymath.org/millennium/) la congettura di Swinnerton-Dyer, quella di Hodge, le equazioni di Navier-Stokes, P vs NP (quello che sto buttando giù io, ndr), la congettura di Poincaré, l'ipotesi di Riemann (questa l'ho risolta ma non ho voglia di scriverla come si deve) e la teoria di Yang-Mills, dopo questi problemi dicevo, stamattina ne è sorto un altro che qui vi espongo.

Storia:
Come saprete, ho l'hobby delle palline che rimbalzano. Ci gioco sempre quando andiamo a pranzo in mensa, e di solito comincio nel corridoio quando ci raduniamo (i corridoi, si sa, stimolano evoluzioni interessanti delle suddette palline). Visto che io conosco diversi modi di divertirmi ma i miei colleghi no, di solito lascio giocare un po' anche loro. Ieri ho ceduto la pallina al mio collega Piotr*, che invece di divertirsi con le pareti del corridoio ha pensato bene di usare anche il soffitto. Senza però prima alzare gli occhi. E qui è nato il problema.

Descrizione del problema:
Lungo il nostro corridoio si estende una grata a un'altezza di circa 3.20 m che sostiene diversi cavi. Il mio amico Piotr ha fatto volare la pallina sopra questa grata. La grata è bucherellata, quindi la pallina era visibile.

Nota:
Un fatto analogo era già capitato qualche mese fa, un giorno in cui alla sera avrei giocato a unihockey, quindi con l'ausilio di diversi colpi del suddetto bastone dati del mio collega (ticinese e quindi in gamba... e alto) Alberto* alla grata, la pallina era rimbalzata e tornata a terra in un tempo abbastanza ridotto.

Primi approcci alla soluzione del problema:
Domani giocherò a unihockey e verrò in ufficio con il bastone, pensavo quindi di aspettare e ripetere il procedimento adottato l'altra volta. Ma Alberto ha detto "ma no, la tiriamo giù oggi, tanto non ho voglia di lavorare". Abbiamo quindi tentato con diverse strategie che vi espongo qui di seguito:
- invece del bastone abbiamo usato gli sci del Michael* (beh sì, lui li tiene in ufficio, e anche in luglio). Questo tentativo sembrava ben avviato, quando la pallina ha cominciato a non voler superare i fasci di cavi che passano sopra alla grata. Ci sono due fasci principali, e la pallina continuava a scavalcarli di qua e di là, senza però avvicinarsi al bordo della grata per poi scavalcare questo bordo e lanciarsi nelle nostre mani. Fino a quando non ha deciso di adagiarsi sopra un fascio di cavi (presumibilmente**), rendendosi nel contempo invisibile da sotto. Le botte con gli sci si sono rivelate inutili, la pallina non si è più vista.
Urgeva quindi un nuovo approccio, anche per via del fatto che la posizione esatta della pallina è tuttora ignota
- sono salita prima su una sedia e poi sulle spalle di Alberto, che è alto sì, ma non abbastanza, per riuscire a vedere sopra la grata servono ancora una decina di cm
- abbiamo attaccato con lo scotch il mio natel a uno sci, poi fatto partire la registrazione di un filmato per almeno identificare la posizione della pallina. Niente da fare, neanche con due filmati la pallina non si vede. Sembra sparita.

Danni collaterali causati fin'ora
:
- la lampada attaccata alla grata è quasi crollata per le botte date con gli sci. Per ora comunque tiene
- non ha tenuto completamente il soffitto, che ha perso pezzettini ora sparsi per il corridoio
- il mio natel è pieno di quel simpatico residuo di scotch che resta sempre (vedi casa di Quinto, ndr)

Tentativi futuri in programma:
- utilizzare una webcam invece del natel, così da poter monitorare in diretta con l'ausilio del computer la ricerca della pallina. Ci stiamo organizzando per l'aspetto tecnico
- portare l'aspirapolvere da casa e risucchiare la pallina
- attaccare un cappio o un sacchetto o qualcosa agli sci in modo da catturare la pallina (sempre che si scopra dove sia).

Reward: Per la soluzione completa del problema la comunità scientifica elargirà all'ideatore della soluzione un milione di dollari (del Monopoli). Proposte serie sono da inviare come risposta a questo messaggio.
Siete liberi (anzi, incoraggiati) di espandere questo appello di aiuto a chi ritenete possa avere idee utili al nostro caso.
Perditempo astenersi.


* nome di fantasia, il nome vero è noto alla redazione
** potrebbero infatti esistere altre spiegazioni fantascientifiche alla sparizione e/o invisibilità della pallina

Il sogno più bello

Dimmi dimmi cos'è, questo sguardo un po' magico,
dimmi dimmi cos'è, dillo anche a me

Oggi ho fatto un sogno bello, un sogno che
è di quelli, ti assicuro, che non si scordano
Sono stata nel paese che non c'è,
ho pensato di tornarci insieme a te.

Dimmi dimmi com'è, questo mondo magnifico
dimmi dimmi com'è, dillo anche a me

Nelle strade del paese che non c'è
tutti quanti son felici e si sorridono,
gli skin-heads vanno abbracciati ai vucumprà
ed i ninos del Brasile hanno un papà.
Non si pensa a bisticciare, il vicino a superare
come invece fa la gente che sta qui,
e i tifosi alle partite, non attaccano mai lite,
si lo so che sembra strano ma è così.

Porta porta anche me in quel posto fantastico,
dimmi come si fa ad andare là.

Per andare in quel paese insieme a me,
non occorre certamente un incantesimo,
se la voce del tuo cuore ascolterai
in quel mondo in un secondo volerai.
Dammi retta segui il cuore, con la voce dell'amore
ed il mondo all'improvviso sorriderà.
Perché vivere nei sogni e sognare nella vita
è la sola via d'uscita credi a me...
Perché vivere nei sogni e sognare nella vita
è la sola via d'uscita che al mondo c'è.

Vieni vieni con noi in quel mondo fantastico,
vieni vieni anche tu, non restar quaggiù.

[38° Zecchino D'Oro]

21 luglio 2008

Ritom

Ce l'abbiamo fatta, siamo andati al Ritom, con immenso gaudio dei due principali sostenitori di questo ameno luogo.
Che dire, l'è stai bel. Abbiamo visto tante mucche, qualche marmotta, tanti svizzeri tedeschi, abbiamo dormito sia larghi (i ragazzi) che stretti (i monitori), ci siamo svegliati grazie a un servizio di sveglia gratuito, abbiamo (hanno) fatto il bagno nel Tom e tante altre cose.
Per condire il tutto e dopo un'attenta e ragionata valutazione siamo andati a Mendrisio a vedere le celestiali facce dei Lazzi di Luzzo: in un amen, 9 Batman a raccolta, dai che siamo forti!

Ecco, l'unica pecca è il sonno che ho addosso... ma come dice un saggio "adesso mi sento ancora stanco ma sono giorni come questi i momenti a cui non voglio rinunciare, quelli per cui val la pena vivere" (grazie saggio!).

18 luglio 2008

Non vedo l'ora

In questo istante non vedo l'ora di diverse cose:
  • delle 16.30 circa, quando andrò via dall'ufficio per andare a prendere il treno (o lo prendo alle 16.09?)
  • di domani mattina alle 9, al ritrovo Batman per andare al Ritom
  • in generale del weekend, visto che è Batman
  • del primo di agosto, non per motivi patriottici ma perchè sarà finito il Lager in Austria e andrò direttamente a Les Bayards, oppure in Ticino
  • del 2 di agosto, quando inizierà la colonia
  • del primo di settembre, quando inizierà la scuola e io inizierò a insegnare in Ticino. E sarò a Zurigo solo un giorno alla settimana.
Beh, concentriamoci sui "non vedo l'ora" più prossimi. Cioè, vediamo come fare per tirare là fino alle 16.30 (o solo le 15.30?).

16 luglio 2008

Zonkov!

Altra colonia, altri ragazzi, altro gruppo di monitori... ma la stessa felicità :-)

26 giugno 2008

Sto leggendo "Terra!"

Sto leggendo "Terra!", di Stefano Benni. Ieri ho letto il pezzo dove "Borges" Buongiorno III di Canale Unico intervista la mamma di Kook durante la trasmissione "Son tutte belle".
Bellissime le due pubblicità :-) Ecco la prima:
"Mamma, cos'è una mucca?"
"Era un animale preglaciale che faceva il latte, figliolo. Ma adesso c'è Galactol, il latte batterico sintetico di vera muffa svizzera fabbricato dai migliori biotecnici della Procter and Gamble!" (inquadratura di cento tecnici vestiti di bianco, con un campanaccio alpino al collo, su un prato sintetico).
Coro e musica: "Siamo noi le tue mucche! (scampanellio) vieni a giocare con noi sui prati Galactol. Vinci una settimana nel parco montano sotterraneo dello Stelvio, Italia, con il grande concorso Galactol!"
... e la seconda:
Scena: un orso bianco morto, per terra. Bufera di neve.
Donna: "Ecco, ancora una volta a piedi. Quando è partito stava benissimo, poi la solita colica da fatica e mi muore proprio a metà viaggio. E adesso cosa faccio, qua sola in mezzo al ghiaccio?"
Uomo: "Signora, vuole un pasasggio?"
Donna: "Perchè no! Ma che bella slitta!"
Uomo: "Sedili in pelo, nuova struttura molleggiata, pattini in acciaio gioviano superforte: e non è solo bella: è anche veloce! È Icebird, della Volkswagen!"
Fai un caldo incontro, con Icebird (inquadratura dei due che scopano sotto le pellicce, dentro la slitta che slitta via)

19 giugno 2008

Una sera

Una sera mi svegliai all'alba, saltai giú dal pavimento, infilai un grembiule su un piede e uno stivale sull'altro e volai fuori dalla finestra. Atterrai su un albero e incontrai una gallina celeste che mi regalò un uovo di papera. Misi l'uovo nel taschino del mio stivale e mi ci sedetti sopra per dieci minuti. Poi mi pettinai i piedi coi raggi di luna e ci feci il tè. Dopodiché nuotai lungo la strada finché giunsi in un bosco. Non c'erano alberi, e allora presi il mio grembiule, lo avvolsi attorno alla testa e mi arrampicai su un lampione. Poiché non vedevo niente, raccolsi i piedi e rotolai a casa.
[Fiaba russa tradotta da Gianni Rodari, se ho capito giusto]
Ihihih, il taschino dello stivale che bello! :-)

02 giugno 2008

Forse l'avevo già scritto, non mi ricordo e non ho voglia di cercarlo perchè non cambia niente, visto che oggi è così:

Metti su il sorriso più grande che hai! :-)

21 maggio 2008

Grazie :-)

Coloro che non sanno vivere ora non vivranno mai. Tu cosa fai?
[Piet Hein]

04 maggio 2008

29 aprile 2008

L'isola che non c'è (E. Bennato)

Se ci credi ti basta perchè
Poi la strada la trovi da te

28 aprile 2008

Se fossi meteoropatica sarei morta.
Il tempo di Zurigo fa veramente cadere le calzette, soprattutto dopo un weekend in Ticino.
Per fortuna che non me ne frega più di quel tanto :-)

10 aprile 2008

Invisibile. Che brutto.
Invece certe volte i sogni che faccio mi fanno veramente arrabbiare.

08 aprile 2008

Basket adattato

Sabato a Trevano si è svolta parte dei tornei delle categorie C e E di basket adattato... che belli!! :-)

Mi sono divertita tantissimo a guardare le partite e a giochicchiare e a contarla su con questi ragazzi.
Troppo bello vedere chi esultava urlando e saltando dopo un canestro o chi si disperava per averlo mancato (ma solo per un attimo), chi dava tutto per marcare il 4 "che cavoli era molto più veloce di me", chi faceva 4 passetti all'indietro (palla in mano ovviamente) perchè per la foga di segnare era finito troppo sotto al canestro... Mitica la sessantunenne per cui "ul canestru l'è propi trop alt", mitica la ragazzina alta così che incitava gli avversari grandi e grossi a farsi sotto. Supenda la voglia con cui tutti questi ragazzi giocavano per divertirsi e per far vedere quanto erano bravi, e bellissimi i sorrisi con cui "provocavano" un complimento, e con cui poi rispondevano.

Dopo giornate così mi torna quella voglia di sport che a volte si offusca un po'. Ennesimo insegnamento.

Inutile dire che so già cosa farò al martedì sera una volta tornata in Ticino ;-)

01 aprile 2008

Sono nervosa.
Non mi piace essere così, ma ci sono state cose negli ultimi giorni che mi hanno dato parecchio fastidio. Mi sembra sempre di più che ragionare col cervello e essere un po' buoni sia un optional. Perchè?
Mi sono ritrovata a chiedermi se non sono ancora una volta io quella che semplicemente non ha capito niente.
Sono solo un'illusa?

25 marzo 2008

La solitudine, sì, la solitudine! La conosci tu la solitudine? Sì, quella dei poeti e degli impotenti. La solitudine? Quale solitudine? Ma non lo sai che non si è mai soli? E che dovunque ci portiamo addosso tutto il peso del nostro passato e anche quello del nostro futuro? Tutti quelli che abbiamo ucciso sono sempre con noi. E fossero solo loro, poco male. Ma ci sono anche quelli che abbiamo amato, quelli che non abbiamo amato e ci hanno amato, il rimpianto, il desiderio, il disincanto e la dolcezza, le puttane e la banda degli dei!
Solo! Ah, se soltanto potessi godere la vera solitudine, non questa mia solitudine infestata da fantasmi, ma quella vera, fatta di silenzio e tremore d'alberi - sentire tutta l'ebbrezza del flusso del mio cuore.

[Albert Camus]

18 marzo 2008

Un sogno strano

Stanotte ho fatto un sogno strano. A dire la verità non me lo ricordo tutto, ma solo un pezzetto.
Mi trovavo in un posto con tantissima neve. C'erano altre persone, e volevamo scoprire quanto fosse alta la neve. Allora mi sono buttata come ci si butterebbe in piscina, e spingendo con le mani continuavo ad andare giù, come avrei fatto in piscina se avessi voluto arrivare a toccare il fondo. Beh, direi che la neve era molto alta, ero già scesa almeno due o tre metri. Poi chissà perchè ho piegato le gambe (come se mi fossi seduta) e ho continuato a scavare orizzontalmente. Mi sono trovata quindi sdraiata in un buco che all'inizio era verticale e poi diventava orizzontale. (Grazie alle mie eccellenti doti artistiche il disegno qua sotto dovrebbe illustrare al meglio la situazione).


Beh, trovandomi più o meno nella posizione del disegno, ho realizzato che uscire sarebbe stato impossibile. Tanto più che non c'era più in giro nessuno. Ho provato a tornare un po' in su non mi muovevo, e si prospettava un sogno di quelli in cui cerchi di far qualcosa ma continui a ripetere le stesse azioni e non avanzi di un centimetro verso il tuo scopo. Uno di quei sogni noiosi, in cui sei intrappolato in un'azione. Uno di quei sogni da cui ultimamente ogni tanto riesco a "scapapre". Come? Beh, per esempio stanotte mi sono resa conto che non sarei mai uscita da quel buco, ma un attimo dopo ho pensato "oh che noia, ma tanto è un sogno, torniamo indietro e facciamo che non sono finita qui dentro". E puffete, ero di nuovo di sopra. E c'era ancora in giro la gente di prima (chissà poi chi era).
Ora, lo strano a dire il vero viene adesso. Perchè come ho detto prima questa cosa di evitare le continuazioni noiose dei sogni mi era già riuscita. Ma di solito è come se mi svegliassi per un attimo, e subito dopo inizio un altro sogno. Invece stanotte il sogno non si è interrotto, semplicemente avevo schiacciato "delete", ed ero di sopra come prima. Ma... c'era il buco! All'inizio non l'avevo visto perchè non ero nello stesso posto, ma poi ho sentito gridare e un gran casino perchè ci era caduto dentro qualcuno e stava soffocando lì sotto tutta quella neve. E non poteva essere, perchè io avevo schiacciato delete! Ovviamente mi sentivo tremendamente in colpa perchè il buco l'avevo fatto io e l'avevo lasciato lì così, ma d'altra parte era impossibile, perchè non era più successo che l'avevo fatto, visto che ero tornata indietro!
Non capivo... e mi sono svegliata, stavolta sul serio.

No comment.

Avevo sentito dire che in Ticino, se si lavora per il cantone, si ha diritto a 8 giorni all'anno per il volontariato sociale. Figo! Ho cercato un po' ma subito non ho trovato niente che mi desse la sicurezza che una cosa del genere esiste, e che mi aiutasse a cercare se esiste anche a Zurigo (nel frattempo l'ho trovato, ed è proprio così come avevo sentito).

Allora ho cercato direttamente nel mio bel Personalrecht del Poly. Dove ho trovato l'articolo 38, che dice:
Diritto allo stipendio in caso di servizio militare, servizio di protezione civile e servizio civile sostitutivo (art. 29 cpv. 1 LPers)

1 In caso di congedo per servizio militare e servizio di protezione civile svizzeri obbligatori e per la durata del servizio civile sostitutivo, gli astretti al servizio hanno diritto alla totalità dello stipendio.

2 In caso di servizio volontario lo stipendio può essere pagato per al massimo 10 giorni di lavoro all’anno.

3 Le indennità per perdita di guadagno previste dalla legge in caso di servizi di cui ai capoversi 1 e 2 spettano ai due PF e agli istituti di ricerca.

4 Gli assegni sociali sono versati senza riduzioni.
Ok, il capoverso 2 mi sembra interessante. Il problema è che nel titolo si parla solo di militare, protezione civile e servizio civile, chissà se il "servizio volontario" riguarda solo queste cose o se è da intendere per qualsiasi servizio volontario? Mmmmh. Probabilmente l'articolo non fa al caso mio, solo che fa ridere pensare a un servizio militare volontario, no?

Ho trovato una Personalberaterin del Poly, a cui ho sottoposto l'ardua questione. Mi ha risposto con l'Articolo 52:
Congedi (art. 17 LPers)
...
2 Sono computati come tempo di lavoro:
...
g. per la conduzione e l’accompagnamento di corsi di Gioventù e Sport - fino a 5 giorni per anno civile
...
Visto che la colonia non va sotto Gioventù e Sport, posso scordarmi qualche giorno in più.
L'Articolo 38 si riferisce solo allo stipendio in caso di servizio militare, servizio di protezione civilie e servizio civile sostitutivo.

Però il servizio militare volontario continuava a farmi ridere, ma dai! Vado di google, ed ecco cosa trovo
Servizio volontario

Art. 35 Ordinanza concernente l’obbligo di prestare servizio militare (OOPSM):

Principi
1 I militari possono prestare servizio volontario se essi e i loro datori di lavoro hanno dato il loro consenso scritto.
2 Il consenso può essere dato anche per più servizi o per servizi ricorrenti; è fatta salva la revoca a posteriori.
3 I militari che non hanno ancora adempiuto il totale obbligatorio dei loro giorni di servizio possono essere chiamati ogni anno a prestare un servizio volontario di 38 giorni al massimo. Sono eccettuati i servizi nei servizi d’istruzione di base.
4 Dall’assolvimento di un servizio volontario non deriva alcun vantaggio.

Art. 36 Ordinanza concernente l’obbligo di prestare servizio militare (OOPSM):

Domanda e decisione
1 Le domande per compiere un servizio volontario vanno presentate per scritto allo Stato maggiore di condotta dell’esercito al più tardi due mesi prima dell’inizio del servizio.
2 Le domande devono essere motivate, corredate dei mezzi di prova necessari e firmate dal richiedente e dal suo datore di lavoro.
3 Lo Stato maggiore di condotta dell’esercito decide sulle domande e comunica per scritto la sua decisione al richiedente; il rifiuto va motivato e provvisto dell’indicazione della possibilità di un unico riesame.
4 Lo Stato maggiore di condotta dell’esercito comunica la decisione al comandante della formazione d’incorporazione.
È vero! Ebbene sì, se qualcuno vuole fare dei giorni in più di militare volontariamente può, io che li voglio fare per andare in colonia no. I soldati perdono già un sacco di tempo per i corsi di ripetizione, ma se vogliono possono addirittura perderne di più.
Insomma, visto che non sono obbligata a fare militare, non posso neanche spendere qualche giorno di lavoro in modo più intelligente.
E, faccio notare, se volessi fare l'insegnante di sci per una settimana, o un corso per diventarlo (con Gioventù e Sport), allora potrei farlo, ma per fare la monitrice in una colonia integrata no, non posso "perdere" giorni di lavoro.

Anzi, un modo c'è: mi arruolo nell'esercito, vado in crisi di coscienza, faccio le mie belle audizioni eccetera e mi faccio prendere a fare servizio civile sostitutivo. E li convinco a farmi fare il servizio in colonia, e addirittura (tiè), vorrò fare anche dei giorni in più volontariamente.

Ci penso.
Ma è giusto? O sono solo io che la prendo sul personale?

13 marzo 2008

È stata una giornata grigia.


E ho mal di testa. Ma adesso vado a giocare (a prenderle) a unihockey.

08 marzo 2008

Ho riguardato Ratatouille

No, papà, io non ci credo. Mi stai dicendo che il futuro è... che il futuro può essere soltanto questo?

Sì. È così che stanno le cose. Non puoi cambiare la natura.

Cambiare fa parte della natura. È la parte della natura che possiamo influenzare. E comincia solo quando lo decidiamo noi.

Dove vai?

Con un po' di fortuna, avanti.

29 febbraio 2008


Ho finito il puzzle!! :-)

24 febbraio 2008

Cantare a squarciagola

Oggi pomeriggio tornavo da Primadengo, come al solito contenta e come sempre stanca. Quindi in auto, per forza, musica a balla e fuori l'ugola :-)
Mi hanno accompagnato i "Mercanti di Liquore" (devo mettere qualche altro cd in auto, ascolto sempre gli stessi). L'eroe, Cecco, il vigliacco, l'artista con la semiautomatica, Bellusco... e el pueblo, che entiende la poesia (se ce n'è).
Se non c'è più la luna a farci compagnia
e il cielo ha il colore della dissenteria
ti scrivo una poesia che ferma il dolore,
ti proteggerà da brutte parole

Ci vogliono tristi per farci contenti,
ci fanno sognare i loro diamanti
ci vogliono fermi per prendere la mira,
noi diventeremo una giostra che gira

[...]

Se non c'è più bisogno dei pazzi e dei briganti
e pochi sono i belli e i brutti sono tanti
ti scrivo una poesia che apre la porta,
ti segnalerà i fiori di carta

Ci vogliono lenti per correre avanti,
ci fanno ascoltare i loro cantanti
ci vogliono fermi per prendere la mira,
noi diventeremo una giostra che gira

El pueblo entiende la poesia...

E per il prossimo weekend, sarà pronto il gobbo dell'eroe, promesso!

07 febbraio 2008

News (di quelle importantissime naturalmente)

Ho un letto.
Non mi dispiaceva dormire sui materassi per terra, ma un letto vero non lo disdegno. Peccato che dovrò aspettare 10 giorni prima di provarlo.

Domani vado a Cheimbrig con la Lana a trovare l'Acciuga, poi da domenica a mercoledì andiamo a London (sciopping sfrenato e basta, ovviamente, conoscendo i due soggetti). E poi aggiungo un paio di giorni in Tessin.
Il tutto sostituisce il viaggio in Kenya speriamo solo rimandato.

Sono sempre un disastro (lo so questa non è una novità).

Mi sono accorta che non avevo scritto niente sui Mummenschanz che ero andata a vedere due settimane fa, spero di ricordarmi di farlo quando torno. E spero di andare a vederli ancora a Zurigo!

Ho sonno. Dormo.

21 gennaio 2008

Lunedì mattina

Iniziare la settimana INCAZZATA: il massimo.

17 gennaio 2008

Le lancette fanno un gran rumore, non hanno intenzione di smettere di girare. I piatti sono lavati, ho sete ma nessuna voglia di alzarmi. Vorrei fare la doccia prima di andare a letto, ma magari rimando a domani mattina, dopo quella che sarà un'ennesima lotta per alzarmi dal letto. Anzi dal materasso, visto che il letto non ce l'ho. Ma almeno non devo farci l'aspirapolvere sotto. La mia camera è divertente adesso, niente letto ma due materassi per terra, il divano e la scrivania, un armadio in cui l'altra sera mi si è rotto un ripiano, un paio di librerie, anzi tre. Nella superficie rimanente, c'è il puzzle più grande che abbia mai fatto (non ancora completato), quello che mi ha tenuto compagnia durante le sere queste due settimane. Dopo andrò a piazzare qualche altro pezzo. Riesce a calmarmi, ed è divertente farlo, finchè non mi viene mal di schiena. A quel punto di solito mi metto a leggere, ma non sempre riesco a concentrarmi abbastanza. Spesso i miei pensieri si staccano pian piano dalle pagine, lasciando gli occhi ad andare avanti soli soletti. Dopo una pagina il cervello mi fa notare che me l'ha fatta un'altra volta, e mi accorgo di non aver capito niente. A quel punto è meglio chiudere il libro. La stessa cosa al lavoro, sto combattendo con qualche funzione generatrice (chissà come si chiamano in italiano) - anche se un po' mollemente, lo ammetto, ma in questo periodo proprio non va altrimenti - e un attimo dopo continuo a guardare il foglio, ma i pensieri sono da tutt'altra parte. E corrono, fanno i loro giri, spesso gli stessi, si avviano su strade che promettono di portare alla meta ma che invece non lo fanno, cominciano a salire, salire, finchè manca l'ossigeno, allora i pensieri cercano le scorciatoie, ma queste sono bugiarde, e immettono in vicoli sempre più scuri, angosciosi, tristi. Finchè loro, i miei pensieri, fanno capolino in una delle tante rotonde che devono esserci nel mio cervello, e cominciano a girare e girare, vedendo sempre le stesse cose, trovandosi incastrati. Come nei sogni, quando ci si vuole vestire ma manca sempre una calza, e allora ci si toglie i pantaloni e poi si mette il pullover ma no, andava prima la maglietta, e intanto la partita sta per cominciare. O quando, sempre nei sogni, si vuole solo arrivare, invece si inciampa, ci si rialza ma sembra di andare indietro, e poi si corre ma si è sempre allo stesso punto. I miei pensieri continuano a percorrere le stesse strade, diciamo che ci sono percorsi diversi per pensieri diversi. Ma dev'essere che tutti i pensieri in gamba sono già arrivati dove volevano arrivare, perchè quelli che girano per la mia testa ultimamente sono tutti a sbalzo, indaffarati a cercare un'uscita da una rotonda che però di uscite sembra non averne. Tutti presi a girare, come le lancette che come supponevo stanno ancora girando, e fanno sempre lo stesso rumore. Bevo, e vado a cercare il posto di qualche altro pezzo del puzzle. A provare ancora a fare un po' di ordine.

06 gennaio 2008

NON HO VOGLIA DI ESSERE A ZURIGO!!

Neanche un po'. Oh.

03 gennaio 2008

Hai scoperto l'acqua calda.

È semplice, e si dice sempre, quindi niente di nuovo. Ma è così sul serio.
Le piccole cose sono fantastiche. Riescono a dare quella spennellata di colori che rende tutto più bello, quel sottofondo musicale azzeccato che rende tutto più allegro. Adoro le piccole cose, i piccoli gesti spontanei, i piccoli botta e risposta, le piccole sorprese.
I piccoli, grandi momenti.
Sono contenta!