25 marzo 2008

La solitudine, sì, la solitudine! La conosci tu la solitudine? Sì, quella dei poeti e degli impotenti. La solitudine? Quale solitudine? Ma non lo sai che non si è mai soli? E che dovunque ci portiamo addosso tutto il peso del nostro passato e anche quello del nostro futuro? Tutti quelli che abbiamo ucciso sono sempre con noi. E fossero solo loro, poco male. Ma ci sono anche quelli che abbiamo amato, quelli che non abbiamo amato e ci hanno amato, il rimpianto, il desiderio, il disincanto e la dolcezza, le puttane e la banda degli dei!
Solo! Ah, se soltanto potessi godere la vera solitudine, non questa mia solitudine infestata da fantasmi, ma quella vera, fatta di silenzio e tremore d'alberi - sentire tutta l'ebbrezza del flusso del mio cuore.

[Albert Camus]

18 marzo 2008

Un sogno strano

Stanotte ho fatto un sogno strano. A dire la verità non me lo ricordo tutto, ma solo un pezzetto.
Mi trovavo in un posto con tantissima neve. C'erano altre persone, e volevamo scoprire quanto fosse alta la neve. Allora mi sono buttata come ci si butterebbe in piscina, e spingendo con le mani continuavo ad andare giù, come avrei fatto in piscina se avessi voluto arrivare a toccare il fondo. Beh, direi che la neve era molto alta, ero già scesa almeno due o tre metri. Poi chissà perchè ho piegato le gambe (come se mi fossi seduta) e ho continuato a scavare orizzontalmente. Mi sono trovata quindi sdraiata in un buco che all'inizio era verticale e poi diventava orizzontale. (Grazie alle mie eccellenti doti artistiche il disegno qua sotto dovrebbe illustrare al meglio la situazione).


Beh, trovandomi più o meno nella posizione del disegno, ho realizzato che uscire sarebbe stato impossibile. Tanto più che non c'era più in giro nessuno. Ho provato a tornare un po' in su non mi muovevo, e si prospettava un sogno di quelli in cui cerchi di far qualcosa ma continui a ripetere le stesse azioni e non avanzi di un centimetro verso il tuo scopo. Uno di quei sogni noiosi, in cui sei intrappolato in un'azione. Uno di quei sogni da cui ultimamente ogni tanto riesco a "scapapre". Come? Beh, per esempio stanotte mi sono resa conto che non sarei mai uscita da quel buco, ma un attimo dopo ho pensato "oh che noia, ma tanto è un sogno, torniamo indietro e facciamo che non sono finita qui dentro". E puffete, ero di nuovo di sopra. E c'era ancora in giro la gente di prima (chissà poi chi era).
Ora, lo strano a dire il vero viene adesso. Perchè come ho detto prima questa cosa di evitare le continuazioni noiose dei sogni mi era già riuscita. Ma di solito è come se mi svegliassi per un attimo, e subito dopo inizio un altro sogno. Invece stanotte il sogno non si è interrotto, semplicemente avevo schiacciato "delete", ed ero di sopra come prima. Ma... c'era il buco! All'inizio non l'avevo visto perchè non ero nello stesso posto, ma poi ho sentito gridare e un gran casino perchè ci era caduto dentro qualcuno e stava soffocando lì sotto tutta quella neve. E non poteva essere, perchè io avevo schiacciato delete! Ovviamente mi sentivo tremendamente in colpa perchè il buco l'avevo fatto io e l'avevo lasciato lì così, ma d'altra parte era impossibile, perchè non era più successo che l'avevo fatto, visto che ero tornata indietro!
Non capivo... e mi sono svegliata, stavolta sul serio.

No comment.

Avevo sentito dire che in Ticino, se si lavora per il cantone, si ha diritto a 8 giorni all'anno per il volontariato sociale. Figo! Ho cercato un po' ma subito non ho trovato niente che mi desse la sicurezza che una cosa del genere esiste, e che mi aiutasse a cercare se esiste anche a Zurigo (nel frattempo l'ho trovato, ed è proprio così come avevo sentito).

Allora ho cercato direttamente nel mio bel Personalrecht del Poly. Dove ho trovato l'articolo 38, che dice:
Diritto allo stipendio in caso di servizio militare, servizio di protezione civile e servizio civile sostitutivo (art. 29 cpv. 1 LPers)

1 In caso di congedo per servizio militare e servizio di protezione civile svizzeri obbligatori e per la durata del servizio civile sostitutivo, gli astretti al servizio hanno diritto alla totalità dello stipendio.

2 In caso di servizio volontario lo stipendio può essere pagato per al massimo 10 giorni di lavoro all’anno.

3 Le indennità per perdita di guadagno previste dalla legge in caso di servizi di cui ai capoversi 1 e 2 spettano ai due PF e agli istituti di ricerca.

4 Gli assegni sociali sono versati senza riduzioni.
Ok, il capoverso 2 mi sembra interessante. Il problema è che nel titolo si parla solo di militare, protezione civile e servizio civile, chissà se il "servizio volontario" riguarda solo queste cose o se è da intendere per qualsiasi servizio volontario? Mmmmh. Probabilmente l'articolo non fa al caso mio, solo che fa ridere pensare a un servizio militare volontario, no?

Ho trovato una Personalberaterin del Poly, a cui ho sottoposto l'ardua questione. Mi ha risposto con l'Articolo 52:
Congedi (art. 17 LPers)
...
2 Sono computati come tempo di lavoro:
...
g. per la conduzione e l’accompagnamento di corsi di Gioventù e Sport - fino a 5 giorni per anno civile
...
Visto che la colonia non va sotto Gioventù e Sport, posso scordarmi qualche giorno in più.
L'Articolo 38 si riferisce solo allo stipendio in caso di servizio militare, servizio di protezione civilie e servizio civile sostitutivo.

Però il servizio militare volontario continuava a farmi ridere, ma dai! Vado di google, ed ecco cosa trovo
Servizio volontario

Art. 35 Ordinanza concernente l’obbligo di prestare servizio militare (OOPSM):

Principi
1 I militari possono prestare servizio volontario se essi e i loro datori di lavoro hanno dato il loro consenso scritto.
2 Il consenso può essere dato anche per più servizi o per servizi ricorrenti; è fatta salva la revoca a posteriori.
3 I militari che non hanno ancora adempiuto il totale obbligatorio dei loro giorni di servizio possono essere chiamati ogni anno a prestare un servizio volontario di 38 giorni al massimo. Sono eccettuati i servizi nei servizi d’istruzione di base.
4 Dall’assolvimento di un servizio volontario non deriva alcun vantaggio.

Art. 36 Ordinanza concernente l’obbligo di prestare servizio militare (OOPSM):

Domanda e decisione
1 Le domande per compiere un servizio volontario vanno presentate per scritto allo Stato maggiore di condotta dell’esercito al più tardi due mesi prima dell’inizio del servizio.
2 Le domande devono essere motivate, corredate dei mezzi di prova necessari e firmate dal richiedente e dal suo datore di lavoro.
3 Lo Stato maggiore di condotta dell’esercito decide sulle domande e comunica per scritto la sua decisione al richiedente; il rifiuto va motivato e provvisto dell’indicazione della possibilità di un unico riesame.
4 Lo Stato maggiore di condotta dell’esercito comunica la decisione al comandante della formazione d’incorporazione.
È vero! Ebbene sì, se qualcuno vuole fare dei giorni in più di militare volontariamente può, io che li voglio fare per andare in colonia no. I soldati perdono già un sacco di tempo per i corsi di ripetizione, ma se vogliono possono addirittura perderne di più.
Insomma, visto che non sono obbligata a fare militare, non posso neanche spendere qualche giorno di lavoro in modo più intelligente.
E, faccio notare, se volessi fare l'insegnante di sci per una settimana, o un corso per diventarlo (con Gioventù e Sport), allora potrei farlo, ma per fare la monitrice in una colonia integrata no, non posso "perdere" giorni di lavoro.

Anzi, un modo c'è: mi arruolo nell'esercito, vado in crisi di coscienza, faccio le mie belle audizioni eccetera e mi faccio prendere a fare servizio civile sostitutivo. E li convinco a farmi fare il servizio in colonia, e addirittura (tiè), vorrò fare anche dei giorni in più volontariamente.

Ci penso.
Ma è giusto? O sono solo io che la prendo sul personale?

13 marzo 2008

È stata una giornata grigia.


E ho mal di testa. Ma adesso vado a giocare (a prenderle) a unihockey.

08 marzo 2008

Ho riguardato Ratatouille

No, papà, io non ci credo. Mi stai dicendo che il futuro è... che il futuro può essere soltanto questo?

Sì. È così che stanno le cose. Non puoi cambiare la natura.

Cambiare fa parte della natura. È la parte della natura che possiamo influenzare. E comincia solo quando lo decidiamo noi.

Dove vai?

Con un po' di fortuna, avanti.