22 giugno 2007

Da "Il nuovo mondo" (Aldous Huxley)

"Ma io non voglio di comodità. Io voglio Dio, voglio la poesia, voglio il pericolo reale, voglio la libertà, voglio la bontà. Voglio il peccato."
"Insomma" disse Mustafà Mond "voi reclamate il diritto di essere infelice."
"Ebbene, sì" disse il Selvaggio in tono di sfida "io reclamo il diritto d'essere infelice."
"Senza parlare del diritto di diventar vecchio e brutto e impotente; il diritto d'avere la sifilide e il cancro; il diritto d'avere poco da mangiare; il diritto d'essere pidocchioso; il diritto di vivere nell'appressione costante di ciò che potrà accadere domani; il diritto di prendere il tifo; il diritto di essere torturato da indicibili dolori d'ogni specie."
Ci fu un lungo silenzio.
"Io li reclamo tutti" disse il selvaggio finalmente.
Mustafà Mond alzò le spalle. "Voi siete il benvenuto" rispose.

19 giugno 2007

Indovinello

Cos'e' piu' grande di Dio, piu' malefico del diavolo, il povero non ce l'ha, il ricco non ne ha bisogno e se non lo mangi muori?

14 giugno 2007

Ma che puci questa bambina...


A parte che è brava, ma è trooooooppo bella! Sempre sorridente, proprio puci!
... La voglio! ;-)

09 giugno 2007

Goccia dopo goccia (Zecchino d'Oro)

Cos’è una goccia d’acqua se pensi al mare
un seme piccolino di un melograno
un filo d’erba verde in un grande prato
una goccia di rugiada che cos’è?

Il passo di un bambino, una nota sola
un segno sopra un rigo, una parola
qualcuno dice un niente, ma non è vero
perché lo sai perché, lo sai perché?

Goccia dopo goccia nasce un fiume
un passo dopo l’altro si va lontano
una parola appena e nasce una canzone
da un ciao detto per caso un’amicizia nuova.

E se una voce sola si sente poco
insieme a tante altre diventa un coro
e ognuno può cantare anche se è stonato
da niente nasce niente, questo si.

Non è importante se non siamo grandi,
come le montagne, come le montagne,
quello che conta è stare tutti insieme
per aiutare chi non ce la fa,
per aiutare chi non ce la fa!

Goccia dopo goccia..cia..cia!

Goccia dopo goccia nasce nasce un fiume
e mille fili d’erba fanno un prato
una parola sola ed ecco una canzone
da un ciao detto per caso un’amicizia ancora.

Un passo dopo l’altro si va lontano
arriva fino a dieci poi sai contare
una casona grande comincia da un mattone
da niente nasce niente, questo si.

Non è importante se non siamo grandi
come le montagne, come le montagne,
quello che conta è stare tutti insieme
per aiutare chi non ce la fa.

Non è importante se non siamo grandi
come le montagne, come le montagne
quello che conta è stare tutti insieme, questo si.
Da niente nasce niente, tutto qui!

06 giugno 2007

Shalom!

:-) Sono diventata shalom-dipendente, eheh.

Da domenica scorsa-scorsa a stamattina sono stata in Israele, che bello. Settimana scorsa c'era una conferenza a Tel Aviv, a cui abbiamo partecipato ben in cinque del mio gruppo. E poi in tre abbiamo prolungato il soggiorno per fare un po' di vacanza.

Così abbiamo visitato anche Gerusalemme, (sarò ripetitiva ma) che bello! È tutto un gran mix tra ebrei, cristiani e musulmani, e la città in sè mi è proprio piaciuta.

Lunedì poi ci siamo spostati a Masada, in mezzo al deserto, sul Mar Morto. Non c'è niente, tranne almeno 40°C, e qualche monagnetta. Ad un certo punto però c'è una montagna un po' più alta, sulla quale re Erode aveva deciso di costruirsi una cittadina. E in effetti se l'è fatta costruire, anche se poi pare che non ci sia mai stato. Fatto sta che un po' di tempo dopo circa un migliaio di israeliani ha deciso di usare questa cittadina per nascondersi dai romani che li volevano catturare e usare come schiavi. Solo che i romani li hanno sgamati, e quando hanno capito che all'alba del giorno dopo sarebbero stati fritti, i ribelli hanno scelto dieci uomini che nella notte hanno ucciso tutti gli altri, per poi uccidersi anche loro e non dare la soddisfazione ai romani di trovarli vivi. I romani come previsto sono arrivati, pensando di dovresi sudare la vittoria, e invece hanno trovato un suicidio di massa, al quale sono sopravvissuti (nascondendosi in una cisterna) solo due donne e cinque bambini.
La città è poi stata utilizzata per un po' dai romani (mi sembra), e poi per lungo tempo è restata lì, in mezzo al deserto, e ancora oggi si può visitare. Noi ci siamo svegliati alle 4 del mattino e abbiamo camminato su, impiegandoci circa 45 minuti (volendo c'è anche una teleferica, ma apre solo alle 8). Alle 5 eravamo su, spettacolare. E alle 5.35 il sole è sorto sul Mar Morto.
Le foto non sono mie, ma giuro che era così. Una delle cose più belle che abbia mai visto.